Abbiamo cento idee per cambiare il Paese

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Ieri davanti al ministero dell’istruzione si è svolto un flashmob per il lancio del Manifesto “Da 0 a 100: vogliamo tutto, le nostre cento proposte per il futuro”.
Come Rete degli Studenti Medi e Unione degli Universitari l’anno scorso siamo scesi in piazza sotto il grido “ripartiamo da ZERO”, come le volte in cui siamo stati ascoltati, come l’attenzione che è stata data alla nostra generazione.
Adesso è il momento di CENTO proposte per la scuola, l’università e il Paese.
Le abbiamo costruite in un anno di confronto, condivisione e partecipazione.
La nostra generazione ha voglia di reagire, per questo la Rete degli studenti medi e l’Unione degli Universitari si mobilitano per lanciare un segnale forte: il futuro del paese deve ripartire dall’istruzione pubblica, ambiente, salute mentale, lavoro e diritti.
Dopo piĂą di due anni di pandemia, che hanno portato alla luce tutte le contraddizioni del sistema scolastico e universitario attuale, ragazzi e ragazze tornano nelle classi in piena campagna elettorale senza sentire alcuna risposta dalla politica per la loro generazione.

Bisogna investire il 5% del PIL in istruzione, verso un’università gratuita, abolire i PCTO a scuola, ma anche creare sportelli di assistenza psicologica in scuole e università, garantire il trasporto pubblico gratuito per studenti, aprire le mense gratuitamente e creare spazi sicuri di aggregazione.
Crediamo fermamente che bisogna prevedere delle retribuzioni per i tirocini, che spesso diventano sfruttamento, bisogna puntuale sulla digititalizzazione. “Ci hanno fatti sentire uno Zero, nessuna considerazione o attenzione ai temi della nostra generazione – spiegano la Rete degli Studenti Medi e l’Unione degli Universitari – per questo abbiamo costruito Cento proposte per il futuro della scuola, dell’universitĂ , del nostro Paese. Vogliamo tutto e siamo pronti ad ottenerlo.
Lanciamo il Manifesto con le 100 proposte a tutta la classe politica nazionale e locale in vista delle elezioni del 25 settembre. Vogliamo che la politica si occupi di noi e ci faremo sentire”.

SCARICA il Manifesto da 0 a 100!